Sottrazione di tecnologia o avidità economica?

drone

Il post nasce quale risposta ad un post LinkedIn qui riportato. Non essendo lo spazio per la risposta sufficiente utilizzo le mie colonne per poter liberamente esporre l’intero testo di risposta.

Link al post nell’immagine

S.E. Generale Cristiano Chiti,

ricevo con piacere il suo commento e immediatamente vengo a precisare che, nonostante la mia capacità di pilotaggio sia di droni che di aeromodelli radiocomandati, non possiedo le qualifiche da Lei menzionate. Dove vivo ed opero non sono necessarie.

Io vivo in Cina dove il possesso e l’uso di droni e’ libero, escluse le aree sensibili. Il drone che utilizzo, anche per lavoro, e’ in grado di mappare il terreno, di visione notturna ed altre caratteristiche che surclassano ampiamente il possibile oggetto della presunta sottrazione di tecnologie.

I toni del post sono roboanti, manco avessero rubato il sacro Graal della difesa Italiana motivo per cui ho usato l’aggettivo “ridicolo”.

Interagisco con l’autore sull’argomento in questione per due motivi. Il primo e’ che essendo aeromodellista da 50 anni conosco l’azienda in questione, la stessa da tempo produce aereo-modelli radio-comandati principalmente di legno ed alcuni modelli con fusoliera in fibre composite, e da anni aumentando le dimensioni dei modelli sono arrivati a produrre aereomobili monoposto amatoriali. La stessa ha prodotto un modello, molto elementare e privo di elementi di rilievo, ne scientifico, ne tecnologico ne militare, lo si evince dalla presentazione sul sito aziendale, dove illustrano un prodotto dalle sembianze militari ma potra rilevare che e’ oggetto di irrilevante interesse. Come lo sono I piccoli monoposto.

L’azienda ha ottenuto una certificazion standard «stanag» NATO, sono dozzine, ma dalla tipologia di prodotto si puo desumere l’importanza. Non credo nemmeno che apparati dello Stato Italiano possano aver acquistato qualcosa di cosi elementare e fuori da standard chiaramente obsoleti e limitati, ma tant’e’ che hanno chiesto la certificazione “stanag” NATO per qualche oggetto o tecnologia di loro produzione, se non per prove e valutazioni.

Fatto certo e’, qualora fosse anche il metodo di incollaggio del legno, penalmente poco importa, non avrebbero dovuto vendere qualsiasi cosa a stati stranieri tantomeno all’Iran sotto embargo e per questo saranno incriminati, anche avessero venduto scatole vuote porta-penne. E’ reato e va punito. Fine.

Non ho precise conoscenze sull’eventuale liberta di vendita di azioni di un azienda ma dall’alto della sua conoscenza di argomenti sensibili Le chiedo se I servizi Cinesi userebbero societa di HongKong per azioni coperte. Per pagare 3 milioni parte delle quote di un azienda che produce scatole di montaggio, nessun’elettronica, applicazione di AI. (il futuro dei droni)

Certo e’, per tornare al post, che esasperare l’enfasi sulla sottrazione di tecnologia, in questo caso, mi provoca ilarita….Io avrei messo l’accento sul crimine non sul tentativo di sottrazione di tecnologia.

Forse l’immagine di un UAV Northrop Grumman (?) in uso nell’esercito da decine di milioni puo aver tratto in inganno… siamo anni luce di distanza da quell’oggeto.

La cronaca ed I fatti parlano di questo.

Chiudo, confessando di non essere infallibile, e se ci fosse qualcosa di coperto che non e’ emerso la pena dovra essere ancor piu severa.

Cordiali saluti.

Daniele Prandelli