Sta costruendo.
di Daniele Prandelli
Negli ultimi anni, mentre il mondo fissava Nvidia come se fosse l’unico dio dell’Intelligenza Artificiale, qualcosa di silenzioso, ma potentissimo, è successo in Cina. Non c’è stato un annuncio globale, nessun evento in stile Steve Jobs. Solo numeri. Solo circuiti. Solo lavoro.
E oggi, improvvisamente, il silenzio ha un nome: Cambricon.
Forse non tutti conoscono questo nome. Ma presto lo conosceranno.
Cambricon Technologies, un’azienda nata nel cuore della Silicon Valley cinese, ha visto il suo titolo salire del 562% in meno di un anno, sfiorando il record di Kweichow Moutai, il mitico liquore che per decenni ha simboleggiato il valore in Cina. Oggi, un’azione Cambricon vale quasi 1.400 yuan — più di un barile d’oro digitale.
E non è solo speculazione. Dietro quei numeri c’è una strategia.
Non è una bolla. È una risposta
La Cina non è stata colta impreparata dal boom dell’AI. Lo ha previsto. Lo ha studiato. E ora, dopo anni di sanzioni, restrizioni e veti all’importazione di chip avanzati, sta costruendo il suo ecosistema.
Nvidia, per quanto geniale, non è più l’unico motore. E non lo sarà più.
Perché mentre Washington chiede a Nvidia di cedere il 15% dei ricavi dalla Cina, e mentre Samsung e Amkor fermano la produzione dei chip H20, Pechino risponde con una sola parola: autonomia.
E Cambricon è in prima linea.
Il suo nuovo chip, Siyuan 590, promette prestazioni pari all’80% dell’A100 — quel mostro sacro del 2020 che ancora alimenta gran parte dell’AI globale. Ma non è solo una copia. È un segnale: la Cina non aspetta più.
E non è sola.
Hygon cresce. Kunlunxin di Baidu vince ordini da 1 miliardo di yuan da China Mobile.
DeepSeek lancia modelli AI pensati apposta per i chip nazionali.
Tutto si tiene. Tutto si rafforza.
Un ciclo virtuoso in corso
Quello che vediamo non è solo un rally di borsa. È l’inizio di un ciclo di investimenti, innovazione e domanda interna che può cambiare gli equilibri tecnologici globali.
Cambricon ha già raccolto 1,1 miliardo di yuan di ricavi nel primo trimestre 2025, con un balzo del 4.230%. È passata dall’essere in perdita a un utile netto di 276 milioni.
Sta per lanciare un private placement da quasi 5 miliardi di yuan, destinati a chip, software e capitale operativo.
Non sta sognando. Sta costruendo.
E il mercato risponde.
Perché quando il governo cinese convoca Nvidia per “verifiche sulla sicurezza”, quando i fornitori occidentali si ritirano, quando le aziende di cloud e telecom cercano alternative, la domanda si sposta.
E Cambricon è lì. Pronta.
Attenzione ai rischi? Certo. Ma non fermiamoci al prezzo
Sì, il P/E di Cambricon è alle stelle — 4.463 volte. Sì, dipende da pochi clienti. Sì, il flusso di cassa operativo è negativo.
Sono tutti elementi da monitorare.
Ma chi guarda solo i numeri storici perde la visione del futuro.
Quando Tesla era a 200$, molti dicevano: “È troppo cara”. Oggi sappiamo com’è andata.
Alcune aziende non vengono valutate per quello che fanno oggi, ma per quello che possono abilitare domani.
E Cambricon potrebbe essere il mattone fondamentale di un’AI cinese indipendente — non solo per il mercato interno, ma per tutta l’Asia, il Medio Oriente, l’Africa, l’America Latina.
Un’AI che non passa da Taiwan. Non passa da Nvidia.
Passa da Pechino.
Molti ancora pensano che la Cina copi. Che non innovi. Che sia solo fabbrica.
Ma chi vive qui, chi osserva da vicino, sa che la trasformazione è già in atto.
Non è più solo “Made in China”. È Designed in China.
Non è più solo assemblaggio. È ricerca, sviluppo, leadership tecnologica.
E mentre alcuni commentatori da salotto parlano di “bolla” o “propaganda”, gli ingegneri di Cambricon, gli sviluppatori di DeepSeek, i manager di China Mobile stanno costruendo il futuro.
Io non dico che Cambricon diventerà la prossima Nvidia.
Ma dico che la Cina ha deciso di non dipendere più da nessuno.
E che, in questa nuova corsa all’AI, il Dragone non è in ritardo. È in movimento.
E quando si muove, il mondo lo sente.
Daniele Prandelli
Industrial Consultancy & Investments – MD @B-L-D
Opero in Cina dal 1994. Osservo. Analizzo. Non mi fido delle narrazioni comode.
www.bei-lin-da.it


