L'Ipocrisia Mortale della Lotta al Fentanyl: Il Fallimento Criminale del Governo USA

Mentre l’epidemia di fentanyl continua a mietere centinaia di migliaia di vite, il governo USA preferisce puntare il dito contro nemici esterni piuttosto che affrontare le proprie responsabilità.

Negli ultimi venti anni, gli Stati Uniti hanno dimostrato un’incompetenza criminale e una totale mancanza di leadership nel gestire una delle più grandi tragedie sanitarie della loro storia recente: l’epidemia di overdose da oppioidi, alimentata dal fentanyl. Ogni anno, circa 100.000 persone muoiono per overdose , e il governo americano, anziché affrontare il problema con serietà e responsabilità, ha scelto di scaricare la colpa su nemici esterni e di trasformare questa catastrofe in un teatrino populista e ipocrita. Invece di salvare vite, le amministrazioni successive si sono limitate a sventolare bandiere vuote di retorica bellica, puntando il dito contro la Cina, il Messico o i produttori chimici mondiali, mentre ignoravano completamente le cause interne e le soluzioni necessarie

.

Un Governo Complice del Disastro

Il vero scandalo non è solo l’incapacità del governo di rispondere alla crisi, ma la sua complicità diretta nel perpetuarla. Per decenni, Big Pharma ha avuto carta bianca per distribuire farmaci oppioidi come l’ossicodone e il fentanyl medico senza alcun controllo significativo. Questi farmaci, legalmente prescritti, hanno creato milioni di dipendenti e aperto le porte a un mercato illegale fiorente. Le stesse aziende che oggi vengono dipinte come “vittime” della produzione chimica globale sono state le prime responsabili di aver saturato il mercato con sostanze altamente addictive, lucrando sulla sofferenza umana. E chi ha permesso tutto questo? I governi federali e statali, che hanno chiuso entrambi gli occhi di fronte agli interessi economici dell’industria farmaceutica.

Invece di riconoscere il proprio ruolo nella creazione di questa crisi, i politici americani hanno preferito distogliere l’attenzione, accusando paesi stranieri e criminali internazionali. Ma la verità è che il fentanyl sintetico non sarebbe mai diventato un flagello nazionale se il sistema sanitario e sociale degli Stati Uniti non fosse stato già marcio fino al midollo. La dipendenza da oppioidi non è un problema “importato”: è un mostro nato e cresciuto dentro casa, alimentato dalla negligenza, dall’avidità e dall’incapacità di fornire cure adeguate ai cittadini.

La Distrazione Populista: Un Gioco Mortale

La strategia del governo americano è stata chiara fin dall’inizio: usare la crisi del fentanyl come arma politica. Donald Trump ha costruito la sua narrativa sulla paura, descrivendo il fentanyl come un’arma straniera usata per distruggere l’America. Joe Biden, invece, ha mantenuto lo stesso approccio superficiale, concentrandosi su accuse verso la Cina e il Messico, piuttosto che affrontare il fallimento delle politiche interne. Entrambi hanno ridotto una tragedia umana a uno slogan elettorale, trasformando la lotta al fentanyl in una guerra immaginaria contro nemici esterni, mentre il vero nemico – il sistema sanitario e sociale fallimentare – rimaneva intatto.

Questa strategia di distrazione non solo è moralmente riprovevole, ma è anche letale. Mentre i politici si perdono in discorsi vuoti e accuse infondate, migliaia di persone continuano a morire ogni mese. Le cure per la dipendenza, come la sostituzione terapeutica con metadone e buprenorfina, restano inaccessibili per la maggior parte dei pazienti. I programmi di riabilitazione sono sottofinanziati e inefficaci. E il supporto psicologico, fondamentale per affrontare le radici della dipendenza, è praticamente inesistente. Il governo americano ha abbandonato i suoi cittadini al loro destino, lasciandoli annegare in un mare di dolore e disperazione.

Il Doppio Standard: Accusare il Mondo, Ignorare la Realtà

Uno degli aspetti più disgustosi di questa vicenda è la facilità con cui il governo americano scarica la responsabilità sui produttori chimici globali. Sì, il fentanyl sintetico viene spesso importato illegalmente dal Messico o dalla Cina, ma questa è solo la punta dell’iceberg. Gli Stati Uniti stessi sono uno dei principali produttori di precursori chimici utilizzati nella sintesi del fentanyl. Aziende americane esportano legalmente queste sostanze verso paesi con controlli meno rigidi, sapendo benissimo che verranno utilizzate per produrre droghe illegali. Eppure, nessun politico osa parlare di questa realtà, perché farebbe crollare la narrazione comoda e rassicurante del “nemico esterno”.

Inoltre, il governo americano ha mostrato una totale mancanza di volontà nel regolamentare seriamente l’industria chimica e farmaceutica. Le leggi esistenti sono piene di falle, e le sanzioni contro le aziende che violano le norme sono ridicolmente lievi. Invece di prendere provvedimenti drastici per fermare la produzione e la distribuzione di sostanze pericolose, il governo preferisce nascondersi dietro la retorica della “guerra al fentanyl”, lasciando che il problema si autoalimenti.

Una Nazione Divisa tra Indifferenza e Negazione

L’America di oggi è un Paese a due velocità: da una parte, ci sono i privilegiati che possono permettersi cure costose e accesso a programmi di riabilitazione; dall’altra, ci sono milioni di persone abbandonate a sé stesse, condannate a morire per overdose o a vivere nell’inferno della dipendenza. Questa divisione non è un caso: è il risultato diretto delle politiche governative che hanno sempre anteposto gli interessi economici e politici alle vite umane.

La crisi del fentanyl non è solo un problema di salute pubblica: è un simbolo del fallimento morale e istituzionale degli Stati Uniti. Un Paese che si definisce leader mondiale dovrebbe essere in grado di proteggere i propri cittadini dalle minacce più gravi, ma l’America ha fallito miseramente. Ha fallito nel prevenire la crisi, ha fallito nel gestirla, e continua a fallire nel trovare soluzioni efficaci.

Cambiare Rotta o Continuare nel Baratro?

Se gli Stati Uniti vogliono davvero porre fine a questa tragedia, devono smettere di cercare capri espiatori e iniziare ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni. È necessario un cambiamento radicale: regolamentazioni severe per l’industria chimica e farmaceutica, investimenti massicci nei programmi di prevenzione e riabilitazione, e un approccio umano e compassionevole verso le persone colpite dalla dipendenza. Non c’è più tempo per le mezze misure o le false promesse.

Ma finché il governo americano continuerà a usare la crisi del fentanyl come strumento di propaganda populista, nulla cambierà. Le vite umane continueranno a essere sacrificate sull’altare dell’opportunismo politico, e il fentanyl rimarrà un killer silenzioso, alimentato dall’ipocrisia e dalla negligenza di chi ha il dovere di proteggerci.

È ora che l’America guardi in faccia la realtà: il nemico non è fuori dai confini nazionali. È dentro il sistema, ed è dentro il governo stesso.

Daniele Prandelli

DEA

…”Drug-related deaths claimed 107,941 American lives in 2022, according to the Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Fentanyl and other synthetic opioids are responsible for approximately 70% of lives lost, while methamphetamine and other synthetic stimulants are responsible for approximately 30% of deaths.”…

#CrisiOppioidi #FentanylKiller #BigPharmaColpevole #IpocrisiaUSA #GovernoInadeguato #SalutePubblicaAbbandonata #DipendenzaSenzaCure #PopulismoLetale #ResponsabilitàNegata #AmericaInCrise

https://www.cdc.gov/nchs/products/databriefs/db522.htm

https://www.goodmorningamerica.com/amp/news/video/poisoned-americas-fentanyl-crisis-84766860

Thanks for reading DANIELE PRANDELLI! This post is public so feel free to share it.

Share