Dalla Cina al Cuore dell’Occidente: Quando un’Auto Solleva più Domande di una Guerra Fredda (Fatta in Casa)

Rispondo ad un bell’articolo sempre stimolante di Riccardo Penna, trovate il link in basso

Grazie, Riccardo, per avermi coinvolto in questo post interessante. Sono 30 anni che combatto contro molti preconcetti sbagliati e obsoleti.

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Il tuo post mi da l’occasione per riflettere su quanto siano profondamente radicati i nostri pregiudizi culturali e come influenzino non solo il modo in cui vediamo la Cina, ma anche le scelte che facciamo ogni giorno. Provo a organizzare alcune riflessioni su ciò che hai scritto, partendo dai punti che hai sollevato

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Retaggio Culturale e Pregiudizi

Come giustamente hai sottolineato, il nostro retaggio culturale gioca un ruolo fondamentale nel formare le nostre opinioni. La percezione della Cina come “avversario” è il frutto di decenni di rivalità geopolitica e ideologica tra Est e Ovest. La retorica politica Americana ad esempio e’ molto controversa, qualcuno riesce ad immaginare se domani si chiudesse una porta e dalla Cina non arrivasse piu niente in America? qualcuno ha idea di quanti Walmart, COSTCO, Kroger e soci? Questo ci ha portato a vedere la Cina attraverso lenti distorte, spesso ignorando i cambiamenti significativi che sono avvenuti negli ultimi anni. L’esempio che fai e’ lampante, immaginiamo la stessa iperbolica situazione che dal giorno X in italia non arrivi piu niente dalla Cina, chi ne soffrirebbe di piu? eppure non ce ne rendiamo conto di quanto siamo interdipendenti.

Ad esempio, quando si parla di auto cinesi come Nio o BYD, il dibattito finisce inevitabilmente per diventare politico, anziché concentrarsi su fattori oggettivi come qualità, design o innovazione tecnologica. Eppure, aziende come queste stanno dimostrando di poter competere a livello globale, guidando addirittura la transizione verso l’energia verde. Il problema non è tanto la Cina, quanto il nostro modo di vederla: un pregiudizio che rischia di frenarci, impedendoci di cogliere opportunità importanti. Se I inesi producono una simil panda a meta prezzo ed iniziano ad essere considerato dai consumatori Italiani, come sta succedendo, spingeranno la FIAT a produrre delle ECO-Panda che prossimamente auguro costeranno meno della nuova Grande Pand, e sono pronto a scommettere che succederà.


Sicurezza dei Dati: Un Tema Cruciale

La sicurezza dei dati è un argomento legittimo, soprattutto in un’epoca in cui la privacy digitale è al centro del dibattito pubblico. Tuttavia, credo che la nostra percezione sia fortemente influenzata dal nostro background culturale.

Pensiamo, ad esempio, alla grande massa di dati che ogni giorno fluisce verso gli Stati Uniti: social media, transazioni finanziarie, comunicazioni private, voli aerei, navi mercantili tutto passa dall’America. Questo fenomeno è diventato talmente normale che non ci fa più batter ciglio. Siamo cresciuti con un “pre-concetto culturale da cordone ombelicale”, come lo definirei, che ci porta a fidarci implicitamente dell’America. Ma se ci fermiamo a riflettere, è davvero diverso dal cedere i nostri dati alla Cina o, perché no, agli eschimesi? Diamo per certo che in America sono al sicuro in altri luoghi no…. c’e’ qualcosa che non regge piu in questa credenza e situazione.

In realtà, i dati dovrebbero essere considerati un asset nazionale , indipendentemente da chi li gestisce. È fondamentale che ogni paese abbia il controllo e la capacità di proteggere le proprie informazioni, garantendo trasparenza e conformità alle normative locali. Invece, spesso lasciamo che i nostri pregiudizi influenzino la nostra percezione, senza renderci conto che il vero problema non è “dove” finiscono i dati, ma “come” vengono gestiti e protetti.


Protezione dell’Industria Locale vs. Competizione Globale

Difendere l’industria locale è comprensibile e necessario, soprattutto in settori strategici come quello automobilistico. Tuttavia, questa difesa non deve diventare una barriera insormontabile alla competizione globale. La concorrenza, infatti, può essere un motore di innovazione e crescita. Non solo per la Panda, ma per il bene del consumatore che a mio modesto avviso, continuerà a perdere capacità di spesa.

Guardiamo, ad esempio, cosa sta succedendo con le auto elettriche che hai menzionato: la Cina sta investendo enormi risorse nella ricerca e nello sviluppo, diventando un leader mondiale in questo campo. Se vogliamo che l’Europa rimanga competitiva, dobbiamo imparare a guardare oltre i confini nazionali e accettare la sfida. Non si tratta di rinunciare al Made in Europe, ma di migliorarlo, stimolandolo con nuove idee e modelli di business. certo e’ che, Governo e Imprese si mettano a correre, non e’ un treno che aspetta, quelli corrono e corrono forte!


Qualità dei Prodotti Cinesi: Un Cambiamento Radicale

Negli ultimi anni, la qualità dei prodotti cinesi è migliorata in modo impressionante. Molte aziende e non solo Huawei, Xiaomi, Nio e BYD, e cosa dire di Hayer? DJI? stanno dimostrando di poter competere a livello globale, offrendo prodotti innovativi, affidabili e tecnologicamente avanzati.

Prendiamo Huawei, ad esempio: nonostante le sanzioni internazionali, l’azienda continua a essere un leader nell’innovazione tecnologica, soprattutto nel campo delle telecomunicazioni e dell’intelligenza artificiale. Oppure BYD, che sta rivoluzionando il mercato delle auto elettriche con veicoli all’avanguardia e sostenibili. Questi esempi dimostrano che la Cina non è più solo un paese di produzione a basso costo, ma un attore globale capace di guidare il cambiamento.


L’Evoluzione della Cina: Un Nuovo Paradigma

La Cina di oggi non è la stessa di 20 o 30 anni fa. Sta diventando un leader nell’innovazione tecnologica e nella transizione verso l’energia verde. Questo cambiamento richiede una revisione delle nostre percezioni e pregiudizi. Lo vedo quotidianamente nella mia professione, la difficolta di far dialogare due sistemi e’ ancora elevata,e haime, cio causa fallimenti di progetti e perdite di mercato che altrimenti, chi ha maggior flessibilita e capacita di adattamento vince, e qui, chi vince, non vince la puglia di Scopa.

Se continuiamo a vedere la Cina attraverso lenti obsolete, rischiamo di rimanere indietro in un mondo che cambia rapidamente. Dobbiamo imparare a valutare ogni prodotto, azienda o tecnologia individualmente, basandoci su fatti concreti piuttosto che su stereotipi. Solo così possiamo affrontare il futuro con una mente aperta e pronta alle sfide.


Che dire? il dibattito sulle auto cinesi e sulla politica riflette questioni più ampie legate all’identità culturale, alla sicurezza, all’economia e all’innovazione. È importante riconoscere i nostri pregiudizi e lavorare per superarli, concentrandoci su ciò che conta davvero: qualità, sostenibilità e progresso.

Per concludere, credo che il problema non sia tanto la Cina, quanto il nostro modo di vederla, iniziando a non dar per scontato ne i Politici, e la loro retorica della ricerca del voto singolo, ne i giornali quando scrivo titoli con “probabile” significa che non e’ certo, e’ una supposizione, ed altre forme dubitative che non portano riscontri e certezze.

Se vogliamo costruire un futuro migliore, dobbiamo imparare a guardare oltre i confini geografici e ideologici, accettando la sfida della globalizzazione con coraggio e consapevolezza.

Il link all’articolo di Riccardo Penna

Daniele Prandelli

www.prandelliweb.com

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