Ciò che sembra futuristico in Italia, in Cina e’ realtà quotidiana
Caro Riccardo,
hai toccato un punto che mi sta molto a cuore, quindi non posso non rispondere con un mix di curiosità e un pizzico di pragmatismo. Guardando il video di Hyundai MOBIS, sono rimasto colpito dalla tecnologia che promette di semplificare la vita, ma non posso fare a meno di riflettere su quanto stiamo demandando alle macchine e su ciò che stiamo perdendo in termini di esperienza “pura” di guida

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Vivo e lavoro in Cina, un paese che ha fatto dell’innovazione tecnologica la sua bandiera. Qui l’auto del futuro è già il presente. Per farti un esempio pratico, guido due mezzi tecnologicamente avanzati: un SUV ICI con più di quattro anni e una Audi decisamente muscolare, e posso dirti che ciò che in Europa sembra avveniristico qui è quasi dato per scontato. HUD, sensori di prossimità, LIDAR, telecamere e persino il parcheggio automatico: tutto questo non è più un lusso, è lo standard.
La riflessione che mi porto dietro è però questa: perché in Europa siamo così indietro? Non si tratta solo di tecnologia, ma di visione strategica. Continuare a proporre modelli privi di innovazioni significative a prezzi sempre più alti è insostenibile. E, come hai giustamente accennato, la capacità di spesa in Europa sta diminuendo, rendendo questa dinamica ancora più problematica

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C’è una domanda che mi tormenta: c’è ancora spazio per un’Europa protagonista nel mondo automotive? O rischiamo di diventare semplicemente un mercato secondario per le tecnologie sviluppate altrove?
Forse la chiave è smettere di rincorrere gli altri e iniziare a costruire qualcosa di diverso, che sia davvero accessibile, utile e sostenibile per tutti. Non possiamo permetterci che il futuro della mobilità diventi un lusso per pochi.
Dalla Cina, dove il futuro delle auto è già parcheggiato sotto casa, ti saluto con questa riflessione. E, sì, guarderò ancora quel video: c’è sempre qualcosa da imparare.
Buona domenica! 🚗💨


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